Cerco di creare bellezza classica e composizioni armoniose nel mio lavoro, sì. Ma amo anche confrontarmi con l’ambiguità e le emozioni vulnerabili – quei momenti in cui qualcosa di familiare viene messo in discussione o si rivela sotto una luce diversa, spesso misteriosa.
I miei film indipendenti sono stati presentati in festival in Europa, Asia e Nord America, realizzati parallelamente a oltre 15 anni di attività come grafico, direttore artistico (scenografo) e fotografo nell’industria cinematografica e televisiva. Queste esperienze informano il mio insegnamento attuale della produzione cinematografica, video e audio presso il dipartimento di Communication Studies e la Mel Hoppenheim School of Cinema della Concordia University.
Sono canadese di seconda generazione, di origini sarde. Cresciuto nella regione del Niagara, nell’Ontario meridionale, ho vissuto brevemente a Toronto prima di stabilirmi a Montréal nei primi anni ’90.
Quando scatto fotografie – puntando, inquadrando e registrando con una macchina fotografica – cerco immagini che richiamino i nostri sensi, che ricordino la nostra immersione nel mondo. Quelle impressioni vive e crude che cogliamo, condividiamo e infine conosciamo. Le storie che riesco a raccontare dicono inevitabilmente qualcosa su come le emozioni siano il terreno comune di ciò che è reale. Attento al nostro modo di appartenere, al nostro desiderio di connettere e riunire le cose, mi chiedo spesso: Di cosa è fatto il mondo? … e … cosa ne farò io?
Nella vita e nell’apprendimento i miei interessi sono multiculturali, antropologici e filosofici, per dirla brevemente. Sono curioso del panorama mondiale e sempre aperto al contatto con persone interessate a collaborare e condividere conoscenze in progetti creativi, accademici e culturali.
Nella poesia, nell’arte e in tutte le forme di linguaggio, trovare connessioni illumina quel senso comune delle emozioni che condividiamo, rivelando le forze e gli elementi di un mondo misterioso.